Sempre più spesso risaltano agli onori della cronaca i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, così come ad esempio quanto accaduto recentemente a Tivoli, dove otto ragazze perseguitavano da quasi due anni una compagna di scuola. La malcapitata, a causa di tutto quanto subito, era financo diventata bulimica. Delle continue vessazioni subite, perpetrate prima e dopo le lezioni scolastiche, la vittima non aveva mai parlato con nessuno, per timore di rappresaglie e vergogna. Fino a quando, purtroppo, la “banda” aggredendola pubblicamente dinanzi, una prima volta ad un suo coetaneo che ha cercato inutilmente di difenderla ed una seconda volta in modo molto pesante causandole la rottura di una spalla, con prognosi di 40 giorni. Solo dopo questi fatti, ha deciso di parlarne e chiedere aiuto alla sua insegnante, che avendo seguito i corsi della Polizia sul bullismo (progetto “Scuole Sicure”), si è prontamente attivata secondo quanto appreso e poi, assieme ai genitori della ragazza, ha aiutato la vittima a denunciare tutto quanto nel tempo subito, ponendo fine a queste ignobili azioni.
Le componenti della banda, sette minorenni ed una maggiorenne, sono state tutte accusate di stalking e lesioni aggravate. Le prime, con una età compresa dai 14 ai 17 anni, sono state deferite dal Tribunale per i minorenni di Roma. La seconda, già nota alle forze dell’ordine per reati collegati al traffico di droga, dalla Procura di Tivoli.
Come si vede, al momento per bulli e cyberbulli ci sono capi di imputazione vari che non fanno capo a un solo reato: ad esempio, si fa riferimento a stalking, diffamazione online, ingiurie, molestie, lesioni, furto di identità digitale e si aprono i relativi procedimenti dinanzi ai Tribunali competenti, che comminano le diverse sanzioni tenendo anche da conto anche dell’età degli autori così come della loro reale capacità cognitiva e del contesto familiare e sociale di appartenenza.
Ma, non solo i minori hanno delle precipue responsabilità, anche gli adulti, in primis i genitori e gli insegnanti, che vengono a contatto con tali fenomeni non ne vanno esenti e sono passibili a seconda della loro grado di “responsabilità”. Essi hanno il dovere di denunciare e di non sottovalutare nulla, così come credere che i ragazzini di oggi, nascendo in una era tecnologica e con lo smartphone nelle mani, quindi lo sappiano usare! Difatti, la realtà non è questa e la reale loro capacità d’utilizzo delle tecnologie è sempre proporzionata al loro reale sviluppo cognitivo e alla loro età. Se è vero che anche in tenera età sappiano aprire le applicazioni, postare foto e video, “chatattare”, questo non significa che ne possano capire fino in fondo i rischi connessi.
In tale ottica, nel saggio “il Bullismo ed il Cyberbullismo. le responsabilità dei minori e degli adulti” sono stati trattati gli argomenti attinenti ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo: dalla loro sintetica descrizione, alle varie forme di “responsabilità” sia dei soggetti adulti, sia dei minori e le relative conseguenze in ambito penale e civile, con un analitico richiamo alla procedura amministrativa e penale dinanzi al Tribunale per i minorenni, con espressa indicazione delle misure di sicurezza e delle pene che possono essere comminate e in generale dell’iter processuale che riguarda i minori, rei delle condotte devianti. Inoltre, sono stati esposti i programmi e le linee guida che indirizzano il mondo scolastico nella prevenzione e controllo dei detti fenomeni, con riferimenti utili anche ai canali di sostegno ed intervento predisposti e dedicati, con focus sulle precipue responsabilità sia in capo agli insegnanti che al personale ATA.
Si è anche descritto ed esaminato il ruolo di prevenzione, cura e repressione che, nello specifico, esercitano i Servizi Sociali, la Polizia e la Polizia Postale e delle Comunicazioni, con indicazioni anche sulle modalità pratiche seguite per le dette finalità, indicando le modalità e le procedure (comprensive di numeri telefonici dedicati, form ed indirizzi web) per richiederne l’intervento. In tal modo, cercando di fornire strumenti idonei per capire meglio i fenomeni descritti, in modo da arginarli concretamente, senza deleghe di responsabilità, ognuno secondo il proprio preciso ruolo, fornendo anche un valido aiuto a tutti, minori ed adulti, sia per contrastare questi fenomeni sia per non incorrere in violazioni e/o omissioni che possano portare ad una condanna di ordine civile e/o penale.
Il Libro “Bullismo ed il Cyberbullismo. le responsabilità dei minori e degli adulti”